Il titolo di questo post me lo suggerisce un'amica, pochissimi minuti fa.
" Come si potrebbe chiamare un dolce nato con degli avanzi di frolla e di pan di Spagna? Un dolce nato per utilizzare quella confezione di mascarpone che ha tutta l'aria di scivolare inesorabilmente verso la data di scadenza?"

Se il dolce è stato pensato per sperimentare la Tarte Infiniment Caramel di Pierre Hermé ma che poi ha cambiato percorso arricchendosi di caffè e di nappage lucido e trasparente e di glassa brillante al cacao...e si capisce bene che durante il percorso è diventata altra cosa....Il dolce  ha necessità urgente di un altro nome.

Credo che abbia ragione lei, Roberta.

Tarte per nulla Infiniment è il suo nome più adatto.



Che fatica costruire un dolce quando non si hanno esattamente gli attrezzi necessari...
E io non avevo certamente gli stampi esattamente da 26 e alti 3 cm...
Come fare, allora?
Mi è venuto in mente, scrivendo il post, di raccontarvi di alcune cose che ho fatto durante la preparazione dei dolci recenti..piccole cose...quasi insignificanti accorgimenti...Ma io credo che le piccole cose possano essere di grande aiuto quando si voglia eseguire un dessert.
Certo. Mettero' anche stavolta tutte le ricette ma...fatemi essere precisina su questi utilissimi dettagli.
Per esempio...

Costruzione del fondo della tarte 

Non avevo tutte le fasce e gli stampi più adatti. Insomma, mi sono dovuta arrangiare....
Ho dovuto usare una teglia da 26 cm. Quelle con il fondo apribile. E fare prima il disco di frolla che funge da base che dovrà aderire al fondo. E poi ritagliare ancora dalla frolla un rettangolo alto 3 cm e farlo aderire bene lungo  le pareti interne dello stampo.
In modo da avere la mia tarte. 
Certo. Non verrà perfetta dopo la cottura ma...Ho scoperto che se i bordi del guscio di frolla si presentano irregolari, frastagliati..non c'è da aver timore. Basta passare lungo tutto il bordo una grattugia Microplane e "grattare" le parti sporgenti. Oppure, mi dicono, può servire anche l'attrezzino per pelare le verdure.
Credetemi. Viene fuori un bordo perfetto!
E poi....
Un soggiorno in frigo è indispensabile per ricompattare i grassi della frolla. Fatelo sempre in modo da avere un guscio con la forma ben mantenuta. E poi, prima della cottura, occorre sistemare un disco in carta da forno e coprire bene con dei pesetti in acciaio oppure in ceramica. E se qualcuno non li avesse, i vecchi fagioli vanno sempre bene.

Dimenticavo! Se la frolla incorpora aria durante la lavorazione, può capitare che in cottura la pasta faccia delle bolle...E' sufficiente punzecchiare la pasta con uno stecco in acciaio, quello degli spiedini, per intenderci...e il problema è risolto!

Siamo quindi abbastanza pronte per iniziare?


Tarte per nulla Infiniment al Caramello e Caffé
( molto liberamente tratta da Pasticceria di M.Santin- Infiniment di P. Hermé)




Pasta frolla classica
( di Maurizio Santin)

500 g di farina
285 g di burro morbido
180 g di zucchero al velo
50 g di farina di mandorle
2 uova intere
vaniglia in bacche
sale di Maldon

Versare nella ciotola 250 g di farina ben setacciata. Aggiungere la farina di mandorle,lo zucchero, il burro a dadetti, l'interno di 1/2 bacca di vaniglia, il pizzico di sale, le uova. Far cominciare la lavorazione a bassa velocità. Incorporare, quindi, la farina rimasta, anch'essa ben setacciata e completare la lavorazione. E' fondamentale far riposare la frolla in frigo prima dell'uso.
Quindi, stenderla ad uno spessore di 4 mm e ritagliare un disco da 26 cm usando il fondo dello stampo. Far aderire il disco sulla base della tortiera. Costruire una fascia rettangolare alta 3 cm, sottile sempre 4 mm e abbastanza lunga in modo da coprire tutta la circonferenza interna della tortiera. Coprire con carta forno e far riposare in frigo. Farvi adagiare i pesetti e infornare per circa 20 minuti a 180°C. Eliminare i pesetti, togliere la carta e completare la cottura.

Dopo aver cotto la frolla, occorre preparare  il 

Caramel moelleux

190 g di zucchero semolato
35 g di sciroppo di glucosio
35 g di burro-semi salato
190 g di panna liquida fresca
1 foglio di gelatina da 2 g

Se non avete il burro semi-salato, si usa un burro normale aggiungendo un po' di sale di Maldon alla crema durante la lavorazione.
Far idratare in acqua fredda la gelatina. Scolarla e tamponarla con carta assorbente da cucina. Far bollire la panna. Versare in una casseruola lo sciroppo di glucosio, farlo sciogliere senza farlo bollire e aggiungere lo zucchero semolato. Procedere fino ad avere un caramello biondo. Aggiungere il burro, il pizzico di sale e quindi, con il burro completamente sciolto, versare la panna bollente e far cuocere fino a 106°C. Agite con molta attenzione in modo da evitare gli schizzi....
Sciogliere bene tutta crema e quindi togliere dal fornello e aggiungere la gelatina.
Far intiepidire bene e quindi versarne metà dentro lo stampo della frolla.
Tenere da parte la seconda metà.


Poi ci serve:

Un disco di pan di Spagna di 26 cm di diametro e alto 1 cm. Potete usare anche dei savoiardi commerciali tagliati in due per il lungo. Rivestire il fondo della torta facendo aderire bene il biscotto sul caramello moelleux. A questo punto, preparatevi una bagna al caffè, semplicissima.

Fate una tazza di caffè forte e aggiungetevi alcuni cucchiai di sciroppo a 30°B:

135 g di zucchero 
100 g d'acqua
Non fate bollire troppo lo sciroppo, solo il tempo necessario a far sciogliere bene lo zucchero.  

Con un pennello, inzuppate bene il biscotto e poi versateci sopra la seconda parte del caramello moelleux.
Tutto in frigo fino all'indomani....

A questo punto, siamo pronte per fare la

Crème de Mascarpone au Caramel

Questa crema io l'ho un po' cambiata nella preparazione e nel gusto. Perchè la crema originale si monta a guisa di Chantilly....invece, io l'ho cambiata in una sorta di cremoso e come non bastasse l'ho aromatizzata al caffè. Che con il caramello ci va a nozze ....






Cominciamo con il fare il

Caramello per la mousse

100 g di zucchero semolato
60 g di sciroppo di glucosio
16 g di burro semi-salato
160 g di panna fresca

Quasi come prima, tranne che non c'è la gelatina.
Far bollire la panna. Versare in una casseruola lo sciroppo di glucosio, farlo sciogliere senza farlo bollire e aggiungere lo zucchero semolato. Procedere fino ad avere un caramello biondo. Aggiungere il burro, il pizzico di sale e quindi, con il burro completamente sciolto, versare la panna bollente e far cuocere fino a 106°C.

Prontissimi? Per la mousse al mascarpone ci servono:

200 g di caramello per la mousse preparato come sopra
140 g di panna fresca
2 tuorli
250 g di mascarpone
3-4 fogli di gelatina da 2 g
estratto di caffè oppure un paio di cucchiaini di caffè liofilizzato

Far idratare la gelatina. Strizzarla e tamponarla con la carta assorbente da cucina.In una casseruola unite la panna e il caramello per la mousse. Portate al bollore. Mescolate i tuorli con una frusta e aggiungete i liquidi caldi, un po' per volta. sempre mescolando. Cuocete la crema come fosse una crema inglese cioè fino a 85°C. Unite il caffè oppure l'estratto e la gelatina. Mescolate bene e fate intiepidire. Versate il mascarpone nella ciotola del frullatore e rendetelo morbido. Aggiungere la crema al caramello e mescolate bene. Colate il tutto dentro uno stampo da 24 cm e riponete in freezer a solidificare.

L'indomani estraete la crema congelata e poggiatela sulla torta fatta il giorno prima. Lucidate tutta la superficie con della gelatina neutra a freddo...( prossimamente vi diro' come prepararla...) e conservate in frigo.
Decorate con un velo leggerissimo di cacao in polvere e...non sarebbe male avere a disposizione della glassa brillante al cacao.....

Il tempo intorno ad una mousse di fragole...

, by I Dolci di Pinella, domenica, aprile 22, 2012

Lunedi scorso ho avuto il privilegio di poter partecipare ad una gran bella lezione di pasticceria. 
E' stato tutto come lo immaginavo.

Il gruppo di persone con cui ho trascorso una manciata di velocissime ore.
La location prescelta per la lezione. Una sorta di loft estremamente funzionale e dotato di tutto cio' che serve per fare magnifiche lezioni.
E non solo. 

Di alcune cose mi sono perdutamente innamorata. L'abbattitore spaziale e ultra moderno. Il forno incantevole. I banconi in acciaio che ho accarezzato con le dita immaginando per un attimo di poterci spatolare del cioccolato.
Gran bel lavoro del bravo Chef Alessandro " Cicciolo"

E poi...beh, poi c'era naturalmente lui, Maurizio Santin.E ogni parola è inutile.

Il programma era molto attraente. E i dolci irresistibili. Tanto che ciascuna di noi, tornando a casa, ha pensato a cosa cercare di fare per prima cosa...Io, da parte mia, li avrei rifatti tutti o, per meglio dire, avrei cercato di rifarli tutti.

Lo Chef pasticciere Maurizio Santin ha, tra gli altri, fatto un dolce che ha chiamato Primavera. Uno scrigno di mousse di fragole con all'interno un disco di gelatina al matcha e uno di dacquoise alle fragole e  mandorla....Una meraviglia!

Io ....che con il matcha non ho mai avuto uno splendido rapporto...ecco io ho deciso che questo dolce l'avrei rifatto subito. E in testa giravano vorticosamente tante di quelle idee che.....Questo dolce lo vedevo in forma di piccole sfere tuffate nell'acqua di fragole, poggiate sulla gelée al matcha e circondate da uno streussel alle fragole, uno ai pistacchi e poi....

Insomma, mi ci sono divertita.
E questo è quello che ho combinato in questo insolito fine settimana che comincia a sapere d'estate.....


Per prima cosa, ho preparato .....

Acqua di fragole
(da una ricetta di Loretta Fanella)





Ho tagliato a pezzetti 500 g di fragole, ho unito 225 g di zucchero semolato e 50 g d'acqua. Ho mescolato e ho infilato la ciotola nel micro-onde, alla massima potenza, per 5 minuti. Poi ho rovesciato il tutto sopra un colino a maglie fini e ho fatto colare il liquido senza mescolare e premere la frutta per circa 3-4 ore. 
Ho recuperato tutto il liquido e ho utilizzato le fragole per altre preparazioni.


In altre parole, non potevo privarmi di questa insolita acqua di frutta perchè in testa avevo questo dolce....



Ma dato che le sfere le avevo fatte...alcune le ho tenute da parte e le ho spruzzate con una miscela di cioccolato e burro di cacao per dare un effetto velouté che a me continua a piacere tantissimo....


Ma torniamo alle nostre sfere....Cambia il contenitore e sembra che cambi il dolce. Che invece è sempre lo stesso...


Oggi sono un po' caotica. Dunque, ho fatto le sfere. Di mousse di fragole. Purea, gelatina, meringa italiana, panna montata. Colata nello stampo a semisfere. Messo in freezer. Unite le due metà cercando di eliminare con il calore delle dita il bordo di giunzione. 


Rimesso in freezer ma dopo aver infilato su ciascuna uno stecco in legno.Poi, ho preparato la gelatina di fragole....Come? Cosi.

Sfera di fragole in gelatina
(modificata da una ricetta di Loretta Fanella)

200 g di acqua di fragole
6 g di gelatina vegetale

Ho stemperato la gelatina nell'acqua di fragole. Ho fatto prendere il bollore. Poi ho fatto scendere di temperatura, fino a circa 70°C perché la gelatina vegetale solidifica a 60-65°C. Ho tuffato piu' veloce della luce una sfera di mousse e poi l'ho rimessa in freezer. Tutto qui....Cioè ci ho messo un po' a farne qualcuna decente ma ne è valsa la pena....

Ci siamo con le sfere? Seguito tutto?  Bene...passiamo ai contenitori in cioccolato bianco...






Per fare dei contenitori in cioccolato bianco abbastanza sottili e "mangiabili"...non c'è di meglio che sciogliere del buon cioccolato....intanto gonfiare i palloncini e pulirli alla base con dell'alcool per dolci....Si fanno asciugare e poi si bagnano nel cioccolato. Si fanno solidificare e...Punto cruciale! Si prende un ago da maglia. Si buca con attenzione la gomma vicino al nodo senza far uscire l'ago e si cerca di far sfiatare pianissimo l'aria. In modo che non scoppino! Si elimina il palloncino sgonfio e....voilà....



Abbiamo le sfere. Abbiamo la gelée che Santin ci ha insegnato a fare al corso e.....ma perché non preparare uno streussel? Perché non alle fragole?

Guardate che ho fatto!

Ho impastato 100 g di burro con 100 g di zucchero. Ho aggiunto subito 100 g di farina 00 e 100 g di farina di mandorle..Ho amalgamato e....
Intanto ho messo nel MO una ciotola con delle fragole a pezzetti. Ho fatto evaporare tuta l'acqua finché non si è formata una sorta di pasta densa. A questo punto ho bloccato la cottura e ho aggiunto questa pasta allo streussel.
Un profumo che non vi dico!!!

Ho fatto riposare in frigo per due ore...e....



Ho cotto a 150°C per circa 30 minuti. Il colore è rimasto bello intenso!




E questo verde? Semplice. Invece che 100 g di farina di mandorle ho messo 50 g di farina di mandorle e 50 g di farina di pistacchi. 



Queste micro-palline sono solo un avanzino di ganache dell'ultimo dolce...fatte rotolare nella granella di cioccolato frizzante....


Il dolce è finito.Una sfera di mousse di fragole che poggia su un disco di gelée al matcha. Un bordo di streussel al pistacchio, qualche granello di streussel alle fragole. Una goccia di gelatina di fragole. Una pallina di ganache al cioccolato frizzante...un alberello di cioccolato velato di cacao amaro....



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