Claro che il mio prossimo libro sarà questo. Come vivere senza?


Nell'attesa che arrivi non posso che provare questa rielaborazione di Torta Sacher.
Giro con i foglietti in borsa da due settimane, aspetto il verde del semaforo traducendo dallo spagnolo parola per parola, studio gli ingredienti e immagino le varie basi.
De acuerdo.Tengo que hacer esta tarta .

Adoro quest'uomo.Il giorno che ha risposto ad una mia mail ho vagato su una nuvola por una semana entera.
Ieri sera l'ho fatta.

Che dire? Che dire?
Hasta luego, senor Torreblanca!

Tarta Sacher de Paco Torreblanca


Per il biscotto
8 albumi
4 tuorli
120 g di zucchero
280 g di cioccolato fondente
70 g di burro

Ho elaborato una variante nella lavorazione dei tuorli con lo zucchero. Ho cio' diviso lo zucchero in due parti, metà l'ho aggiunto ai tuorli e metà agli albumi.
Per cui: ho montato i tuorli con 60 gr di zucchero e un cucchiaio di albumi fino ad una crema gonfia e chiara. Nel frattempo, ho sciolto il cioccolato a bagno-maria, ho aggiunto il burro e l'ho tenuto da parte. In una seconda ciotola, ho montato a neve densa gli albumi con lo zucchero fino ad ottenere una meringa lucisa e soda.
Ho aggiunto il cioccolato fuso ai tuorli, ho amalgamato bene con una spatola e quindi ho versato una generosa cucchiaiata di meringa. Ho amalgamato senza cura particolare per rendere fluido il composto, ma i restanti albumi li ho aggiunti con molta attenzione per non smontare il composto. Ho messo il biscotto in una sac à poche e l'ho versato in teglie basse e lunghe ad un'altezza di poco piu' di 1 cm. Ho infornato a 200°C per 7 minuti esatti, quindi ho fatto raffreddare bene il biscotto prima di tagliarlo.
NOTA: Il biscotto tende a tagliarsi durante l'estrazione dalla teglia, ma durante la successiva preparazione "incollate" i pezzi senza problemi congiungendo i diversi frammenti.
Per la crema inglese
125 g di panna fresca
80 g di latte
40 g di tuorli
100 g di zucchero

Ho scaldato la panna ed il latte con 50 gr di zucchero e portato fin quasi al bollore. Ho montato i tuorli con i restanti 50 gr di zucchero, aggiunto metà della panna e del latte caldo e rimescolato. Ho ultimato versandola restante parte e portato a cottura fino a 85°C. Ho passato la crema al setaccio.
Per la mousse al cioccolato
340 g di crema inglese (come sopra)
225 g di cioccolato al 70%
450 g di panna semimontata
due pizzichi di sale Maldon

Ho sciolto il cioccolato a bagnomaria senza oltrepassare i 50°C. Ho fatto leggermente freddare, ho aggiunto il sale e quindi ho versato su di esso la crema inglese amalgamando bene con una spatola. Quando la crema ha raggiunto circa 35°C, ho aggiunto la panna .

Preparazione della Tarta

Ho usato una fascia rettangolare di cm 25 x cm 20 e altezza 6 cm. Ho foderato la base del vassoio con un foglio di acetato che ho messo anche all'interno della fascia per rendere lisci i bordi del dolce. Ho ritagliato dal biscotto tre rettangoli delle dimensioni della fascia e ho provveduto ad inserirne uno alla base. Ho riscaldato leggermente della buona marmellata di albicocche e ho velato il rettangolo di biscotto con un pennello intriso nella confettura. Poi con l'aiuto di una sac à poche e un beccuccio liscio ho fatto uno strato di mousse, in modo molto regolare. Di nuovo, biscotto , marmellata e mousse. Ho terminato con il biscotto. sempre con la sac à poche e beccuccio liscio ho sprizzato la mousse facendo delle piccole semisfere. Ho messo in frigo un paio d'ore. Poi, una spolverata di cacao amaro.
Servitela in piccoli rettangoli. 
Oggi, comunque lo si veda e qualsiasi significato gli si voglia dare, è comunque un giorno particolare. 

E' iniziato per me con piu' stanchezza del solito. Forse scalpito perchè ho proprio bisogno di primavera, di orario legale, di serate lunghe da attraversare, di notti tiepide e albe colorate di rosso. Ma in mancanza di tutto questo, a darmi gioia, ci ha pensato un amico con  un piccolo regalo..."3 ricette 3" ma di quelle speciali. 
E io ne sono stata incredibilmente felice.
Per 3 ricette? Per 3 ricette. Per il pensiero. Per l'immagine dei dolci. Per il desiderio di essere a casa e provarci.

Ma venerdi è solo domani. E oggi..oggi....resta solo il desiderio di sedersi e picchiare l'indice sulla tastiera.
La scorsa settiman , qui in città, ho partecipato ad un corso con Omar Busi. E' stato un gran bel corso organizzato splendidamente da Valentina Loi e vissuto da noi partecipanti con grande slancio ed entusiasmo.

La prima preparazione che ho replicato è questa. Pensavo che, in dei conti, se non c'è condivisione veramente si ha poco da dire in questo campo. E oggi, in questa giornata particolare, un dolce buono come questo è impensabile non condividerlo. Quasi un piccolissimo regalo a noi.

Sono assolutamente certa che vi piacerà. E per questo, sto scrivendo tutta la preparazione...
Chissa se poi la contentezza che ho ricevuto io stamattina con le 5 ricette riesco un poco almeno a trasmetterla a chi mi legge....Beh! io intanto ci provo....

Sacher Cake con confettura di Mango, Albicocca e Lime
( di Omar Busi)








Sacher Cake

160 g di tuorli
100 g di zucchero semolato
1.5 g di sale
100 g di burro
75 g di cioccolato fondente al 72%
150 g di albumi
85 g di zucchero semolato
100 g di farina debole 00
45 g di fecola
20 g di cacao in polvere
4 g di lievito chimico

Mescolare i tuorli con lo zucchero semolato (100 g) ed il sale ma senza montarli. Versare gli albumi in ciotola e far montare a neve; quindi, aggiungere a pioggia lo zucchero semolato ( 85 g) e montare fino ad ottenere una meringa soda e lucida. Nel frattempo, fondere a 45 °C il cioccolato e unire il burro . Mescolare fino a completo scioglimento. Setacciare le polveri. Quando la meringa e' pronta unire a filo i tuorli. Versare una cucchiaiata  di montata nel cioccolato tiepido e mescolare. Versare una seconda cucchiaiata ma amalgamarla con cura mescolando dall'alto verso il basso. A questo punto, versare tutto il cioccolato nella montata e mescolare con cura. Completare versando le polveri. Ungere di spray staccante gli stampi e versare il composto fino a quasi 3/4 dell'altezza. Infornare a 170°C per 20 minuti. Fosse necessario, continuare la cottura per altri 5 minuti. Far raffreddare e far fuoriuscire i cakes dagli stampi. Conservare a temperatura ambiente.

Confettura di Mango, Albicocca e Lime

315 g di purea di mango
185 g di purea di albicocca
10 g di scorza di lime
225 g di zucchero semolato
1 bacca di vaniglia
4 g di pectina NH
15 g di succo di lime
60 g di cioccolato bianco al 35%  (Ivoire Valrhona)

Scaldare le puree con la scorza di lime a circa 70°C. Versare a pioggia lo zucchero mescolato alla pectina, unire la bacca di  vaniglia privata della polpa e cuocere fino a 60-62° Brix ( circa 104.5 °C). A questo punto, unire la polpa di vaniglia, il succo del lime, il cioccolato bianco tritato e far sciogliere per pochi minuti. Mixare con un minipimer e tenere in frigorifero.

Glassa Rocher

150 g di pasta nocciola
225 g di cioccolato fondente al 72%
50 g di burro di cacao
90 g di granella di nocciole tostate

Sciogliere il cioccolato e unire il burro di cacao anch'esso fuso. Quindi, aggiungere la pasta nocciola e mixare benissimo. Inserire la granella di nocciole. Utilizzare a circa 30-35°C. 

Preparazione

Posizionare i cakes su una gratella. Sforacchiarli ripetutamente con un beccuccio piccolo tondo liscio per sac à poche. Inserire la confettura con lo stesso beccuccio attraverso i fori praticati. Conservare in abbattitore negativo per circa 30 minuti. Scaldare la glassa e versarla sui cakes in modo omogeneo. decorare con poco oro alimentare.


Nota: Devo dirvi che da molto tempo non mi entusiasmavo per uno stampo in questa maniera. L'ho preso da Peroni mesi e mesi fa e mai usato per mancanza di tempo. O forse di un dolce adatto.

Tre stampi in una sola confezione. E il link lo avete al click.

Sono rimasta felice dell'esito della prova. Basta un filo di spray staccante e sigillare con carta stagnola la base dello stampo quadrato e triangolare prima di chiuderlo con il coperchio. Per il tondo non ci sono problemi. La cottura è perfetta e perfetto lo smodellamento. Tanto che ho in serbo un altro cake.....con una piccola variante...


Non mi si chieda perché quest'anno, per la prima volta, mi sia regalata una serata....un'intera serata....e l'abbia dedicata alla preparazione di un dolce di compleanno. Il mio compleanno.
Mai fatto. 
E devo dire che sono rimasta incerta fino all'ultimo se regalarmelo o meno. E probabilmente, non fossi rimasta attonita a guardare la Sacher calabrese di Maurizio Santin su La Cucina Italiana, probabilmente anche quest'anno sarebbe andata nel solito modo.

 Di dolci di compleanno ne ho fatti tanti. 
Per  mio marito. Per le mie sorelle, per  mio fratello, per mia madre, per mio padre. Per gli amici. 

Per me, mai. 

E dire che da piccola aspettavo con trepidazione il 28 dicembre.La sera prima, andavo a dormire già pregustando quelle 3 monete da 500 £ in argento che l'indomani sarebbero scivolate leste nelle mie tasche.
Mi ci sarei comprata una montagna di crema bianca e rosa dalla sign.a Peppina che aveva un negozio proprio di fronte a casa.  Avrei sollevato la testa oltre lo stipite in legno del bancone e avrei controllato con attenzione il peso sulla bilancia. Di certo l'avrei mangiata cosi, infilandoci le dita, bighellonando verso il piazzale del paese e andando a sbirciare l'uscita dall'ufficio di mia madre.
Che mi avrebbe di certo accontentata a pranzo, con un piatto di pollo e patatine fritte.
Torte no. Mai avuta una. Ma la cosa non mi mancava per nulla.
Io ero convinta che il giorno del mio compleanno potessi fare qualsiasi cosa e tutto mi fosse concesso.
Come un giorno di impunità.
Non finiva cosi, naturalmente. E sazia di crema bianca e rosa, di pollo fritto e patatine, di torroncini e cioccolato, di biscotti e castagne secche, mi asciugavo le lacrime con il dorso delle mani affermando che " No, non è giusto! Oggi è il mio compleanno !"

Ogni sera del 27 dicembre, risento le stesse sensazioni. Ma oggi, il tempo è diverso.
Oggi, forse, è arrivato il tempo che mi dedichi un dolce.


Sacher calabrese
(di Maurizio Santin)



Per il biscotto
( per 2 dischi da 18 cm e ulteriori dischetti)

185 g di tuorli
185 g di albumi
150 g di cioccolato fondente al 55%
100 g di burro morbido
67 g di zucchero semolato
47 g di farina di mandorle
47 g di farina 00
40 g di zucchero al velo
3 g di lievito per dolci

Far fondere il cioccolato a bagno-maria oppure al MO stando attenti a non superare la T di 45°C. Montare gli albumi a neve unendo lo zucchero semolato un po' alla volta fino ad ottenere una meringa morbida. Ammorbidire il burro e montarlo a crema unendo lo zucchero al velo. Aggiungere il cioccolato fuso e i tuorli: dapprima solo 1/3 poi pian piano la parte restante. Unire una cucchiaiata di meringa al composto di crema in modo da rendere l'impasto ancora più fluido, quindi versare tutto sulla meringa restante lavorando dal basso verso l'alto.Setacciare la farina con il lievito e unirla al composto. Completare, infine, con la farina di mandorle. Rivestire con carta da forno una teglia per biscotti ( 30x40cm) e versarvi l'impasto in uno strato uniforme. Infornare a 170°C per circa 15 minuti finché il biscotto diventa elastico e solido al tatto.
Farlo raffreddare. Coprire il biscotto con pellicola fino all'utilizzo in modo da fargli conservare l'umidità.
Al momento, con una fascia da 18 cm di diametro, ritagliare un disco di biscotto. Adagiarlo sopra un vassoio rivestito di pellicola. Inserire una fascia di 20 cm di diametro e rivestirla con una striscia rettangolare di acetato lungo tutto il perimetro in modo che il dessert possa essere sformato con facilità.

Per la composta di fichi secchi
( per 2 dischi da 18 cm) 

200 g di fichi secchi
100 g d'acqua
20 g di mosto cotto

Con un coltellino affilato, tagliuzzare in piccoli dadini i fichi secchi. Metterli in una casseruola, aggiungere l'acqua e ridurre in composta per circa 10 minuti. Aggiungere il mosto cotto, mescolare per 1' e tenere da parte.

Per lo sciroppo di mosto cotto
( per 2 dischi da 18 cm)

Versare in un pentolino 150 g di mosto cotto e, qualora si presentasse liquido, farlo ridurre fino ad una consistenza sciropposa. Nel caso avesse, invece, già una discreta densità, limitarsi a scaldarlo delicatamente per pochi minuti.

Per la ganache spumosa al peperoncino
( per un dessert da 20 cm di diametro e 4 cm d'altezza)



300 g di panna liquida fresca
300 g di cioccolato fondente al 70%
220 g di panna semimontata
3.5 g di gelatina in fogli da 2 g
peperoncino qb

Nota: La gelatina non è presente nella ricetta originale del Maestro Santin. Io l'ho inserita valutando la probabile presenza in frigo per almeno due giorni. Ma, certamente non si rende necessaria in condizioni normali. 


Versare la panna liquida in un pentolino. Aggiungere tanto peperoncino (intero e in polvere) quanto basta a rendere la panna piccante. In caso contrario, la ganache non ne acquisterà il sapore. Lasciare in infusione per circa un'ora. Far idratare la gelatina in acqua fredda. Quindi, strizzarla molto bene.
Filtrare la panna,  far riprendere un leggero bollore e aggiungere la gelatina.
Far fondere il cioccolato fondente. Versare 1/3 della panna calda al centro, mescolare in senso orario cercando di raccogliere anche il cioccolato della periferia. La crema acquisterà una certa consistenza ma con l'aggiunta della panna restante unita in altre due volte diventerà setosa e morbida. Una volta raggiunta la T di 40°C, aggiungere una cucchiaiata di panna semimontata, fluidificare la crema e poi unire la parte restante lavorando con una spatola dal basso verso l'alto.

Preparazione del dessert



Velare il disco di biscotto con il mosto cotto. Distribuire la composta di fichi senza arrivare al bordo del  biscotto. Distribuire un pò di peperoncino in polvere. Versare la ganache ricoprendo il dolce fino al bordo.Livellare con l'aiuto di una spatola stretta in acciaio e riporre in freezer a solidificare. Estrarre il dolce, eliminare la fascia in metallo ed il bordo in acetato.Tenere il dessert in frigo. Decorare con fili di caramello e qualche fico caramellato.

Buffet: Piccola e morbida pasticceria

in , , by I Dolci di Pinella, giovedì, gennaio 15, 2009
Al momento di decidere sui piccoli dolci morbidi , ho avuto di che pensare. Troppe le idee, infinite le possibilità. Che imbarazzo! Poi, ho deciso di affidarmi ai dolcetti che avevo già sperimentato, cambiando magari la presentazione, la decorazione. Solo per due. I rimanenti due erano nuovi di zecca.
Come i diamanti .

Quali erano gli altri? Andiamo per ordine.

Quadrotti Ricotta e pere.
Deliziosi.
La ricetta già la conoscete! La trovate qui. Ho solo aggiunto una spiralina di cioccolato fondente e nulla piu'.


E poi, la Sacher spagnola del mitico P.Torreblanca. L'ho servita su scintillanti piattini dorati con un piccolissimo ciuffo di panna montata non dolcificata. Solo due fettine per piattino, leggermente sovrapposte.
Fettine di Sacher a la manera de P. Torreblanca

Anche questa ricetta la conoscete.
Questi invece sono nati all'improvviso. Deliziata da un libro di L.Montersino non ho resistito all'idea e mi sono imbarcata nella preparazione. Sembrava facilissima ed, in effetti, lo era. Ma devo riconoscere che la sovrapposizione dei differenti strati mi ha tenuta piuttosto occupata......
Trancetti di chibouste al miele con gelée di pesche e Moscato
Per il biscotto:

160 gr di tuorli
160 gr di farina di riso
40 gr di cacao
240 gr di albumi
200 gr di zucchero

Montare gli albumi con lo zucchero. Sbattere leggermente i tuorli e versarli a filo sugli albumi lavorando con l’ausilio di una spatola, dall’alto verso il basso. Setacciare la farina con il cacao e aggiungerla alla montata sempre con delicatezza. Stendere il composto in teglie foderate di carta forno all’altezza di 1 cm ed infornare a 200°C per circa 8 minuti o fino a completa cottura.

Per la chibouste al miele:

125 gr di tuorli
210 gr di miele d’acacia
30 gr di amido di mais
200 gr di latte intero
10 gr di gelatina in fogli da 2 gr
150 gr di albumi
10 gr d’acqua

Miscelare 30 gr di miele con i tuorli e montarli leggermente. Unire l’amido e il latte ben caldo e cuocere come una crema pasticciera. Togliere dal fuoco, unire la gelatina prima idratata e ben tamponata. Montare gli albumi con 40 gr di miele e cuocere a 121°C i 140 gr di miele restanti con i 10 gr d’acqua. Versare a filo il miele bollente sugli albumi e montare fino a quando il composto diventa tiepido. Incorporare gli albumi alla crema amalgamando il composto con una spatola.

Per la gelée di pesca e Moscato:

250 gr di Moscato dolce
250 gr di purea di pesche
50 gr di miele
12 gr di gelatina in fogli da 2 gr

Riscaldare una parte della purea di pesche, unire la gelatina prima resa morbida in acqua fredda e ben strizzata ed il miele. Rimescolare bene e versare nella purea di pesche restante. Aggiungere il Moscato e versare all’interno di un quadro in acciaio. Congelare.

Per la bagna:

80 gr di miele
Un bicchierino di liquore all’arancio

Preparazione:

Prendere un quadro in acciaio rettangolare oppure quadrato. Sistemare all’interno il biscotto, bagnarlo e quindi versare la metà della chibouste.Livellare bene e porre in congelatore per 10 minuti. Quindi, sistemare sopra la gelée, un altro strato di chibouste e infine il secondo biscotto bagnato. Coprire con pellicola e passare in congelatore fino a che il dolce si presenta ben sodo al tatto. A questo punto, tagliare il dolce in trancetti tutti uguali e poi ultimare con un taglio in diagonale. 

Uno specchio di cioccolato

in , , , , , , by I Dolci di Pinella, giovedì, dicembre 30, 2010
Un bel po' di gente mi ha chiesto in questi giorni su quale dolce sarebbe caduta la mia scelta quest'anno.
Un dolce per festeggiare il mio compleanno, intendo.
E giù a pensare su  quale alchimia di sapori e colori e forme io avrei bloccato le mie mani ed i miei occhi. A leggere e sentire i tanti commenti e curiosità, sorridevo quieta perchè tanto io lo sapevo che, anche quest'anno, certamente non avrei trovato il tempo per regalarmi un dessert. Mi invento tanti di quegli impedimenti per non farlo.....
Ma, proprio quest'anno, non ho dovuto faticare più di tanto  nella ricerca di improvvise incombenze....

Appena ho saputo che da qualche parte intorno a me, una deliziosa ragazza avrebbe festeggiato il compleanno proprio nello stesso mio giorno, non c'ho pensato mica tanto.
Ho deciso che un dolce l'avrei fatto, ma per lei. Lei che sapevo ci teneva tanto ad assaggiare quella sorta di Sacher di cui qualcuno le aveva cosi tanto parlato. E cosi incredibilmente descritto, tanto da vagheggiarne e sognarne di averne una sulla quale, probabilmente, spegnere una candelina.

E cosi è stato. Un lago di cioccolato brillante ed una sorta di mazzetto di fiori dolci con un nulla di dorato ad augurarle anni magici a venire e dolci sogni da realizzare.
Spero che lo specchio caldo del cioccolato le abbia illuminato ancor più gli occhi e disteso le labbra in un tenero e soddisfatto sorriso.

Sacher torte Dessert
(da un'idea di Paco Torreblanca)




Per il Pan di Spagna al Cioccolato
(da una ricetta di Lucia-Pane e Burro)

Per una fascia di 28 cm

6 uova medie
180 g farina 00
180 g zucchero
180 g cioccolato fondente
180g burro
12 g di lievito per dolci


Imburrare ed infarinare uno stampo da 28-30 cm di diametro.
Far liquefare il cioccolato nel microonde a bassa potenza. A parte, fondere il burro e quindi unirli rimescolando delicatamente. Versare i tuorli nella ciotola della planetaria  con 135 g di zucchero, preso dal totale e montarli a spuma. In seguito, montare a neve morbida gli albumi con i rimanenti 45 g di zucchero.
Setacciare la farina con il lievito. Unire alla montata di tuorli, il composto di cioccolato e burro e, quindi, la farina setacciata. Rendere fluido  il composto unendo una cucchiaiata di meringa senza particolari precauzioni. Invece, la meringa restante andrà aggiunta con delicatezza, lavorando dall'alto verso il basso.
Accendere il forno a 175-180°C. Infornare la torta per circa 35-40 minuti finché la prova dell'inserimento dello stecco rivelerà una perfetta cottura.

Per la mousse al cioccolato
(da La Cocina Dulce-di Paco Torreblanca)

Per la crema inglese

150 g di panna fresca
100 g di latte
50 g di tuorli
60 g di zucchero


Far scaldare la panna ed il latte con 30 gr di zucchero e portare  fin quasi al bollore. Montare i tuorli con i restanti 30 gr di zucchero, aggiungere metà della panna e del latte caldo e rimescolare. Concludere la preparazione versando la restante parte e portare la cottura fino a 82-85°C. Passare la crema al setaccio.

Per la mousse al cioccolato

340 gr di crema inglese (come sopra)
225 gr di cioccolato al 70%
450 gr di panna semimontata
due pizzichi di sale Maldon


Far fondere il cioccolato a bagnomaria senza oltrepassare i 50°C. Far leggermente freddare, aggiungere il sale e quindi versare su di esso la crema inglese amalgamando bene con una spatola. Quando la crema ha raggiunto circa 35°C, aggiungere la panna .

Per la glassa brillante di Faggiotto

175 g d'acqua
150 g di panna fresca
225 g di zucchero semolato
75 g di cacao amaro
8 g di colla di pesce in fogli da 2 g

Far idratare la gelatina in acqua ghiacciata. Riunire in una casseruola il cacao, l'acqua, la panna e lo zucchero. Mescolare con una frusta fino ad ottenere un composto omogeneo. Far bollire a fiamma bassa fino a che la glassa raggiunge 103°C. Spegnere. Far scendere di temperatura fino a 70°C e aggiungere la gelatina strizzata.





Preparazione del dessert


Usare una fascia circolare di circa 28-30 cm di diametro. Foderare la base del vassoio con un foglio di acetato e inserire ugualmente dell'acetato in bande all'interno della fascia circolare per rendere liscio il bordo. Ritagliare tre dischi dal pan di spagna al cioccolato. Con l'aiuto di una sac à poche e un beccuccio liscio deporre  uno strato di mousse sul fondo in modo molto regolare. Riporre in freezer per 10' e adagiare un disco di pan di spagna. Velare con della buona confettura di albicocche e stratificare uno strato di mousse. Ripetere queste operazioni terminando con il terzo disco di biscotto. Riporre in freezer fino al completo indurimento del dolce. Estrarre il dolce dal freezer. Eliminare la fascia e l'acetato. Sistemare il dolce sopra una ciotola con alla base un foglio di carta forno. Quando la glassa ha raggiunto circa 40°C, colare sul dolce ancora ghiacciato e decorare a piacere.


Ringrazio con tutto il cuore:

Elisabetta Cuomo per la glassa brillante di Faggiotto dopo aver ammirato un suo stupendo dolce alle nocciole
Rita Mezzini per avermi segnalato uno straordinario Pan di Spagna della soave Lucia
Paco Torreblanca, per esistere

Una magica serata

in , by I Dolci di Pinella, domenica, gennaio 11, 2009
Eh, si. E' stata magica la serata di ieri. L'ho immaginata per mesi. Poi, per settimane. Ma mai, in nessun momento ho creduto che potesse essere cosi, infinitamente dolce e deliziosa e affettuosa.
Anche cosi...chic? Si puo' dire chic?
Cosa c'era nell'aria? Ma l'inaugurazione del nuovo negozio da coiffeur di Massimo, l'amico che cerca con tutti i suoi mezzi di porre ordine nella mia testa. Intendendo , capelli per testa.
Quando sono entrata nel locale, le braccia cariche di pacchi profumati e deliziosi, sono rimasta bloccata come una statua di sale. L'ingresso era magnifico, con il suo lampadario dalle piccole e brillanti luci.


Ho girato il capo e ogni dettaglio mi si è impresso con delizia nel cuore e nella testa. Ho pensato a quanto sarà ancora piu' piacevole ritagliarmi due ore, d'ora in poi. Come un'oasi serena, accogliente , calda nei toni dell'ecru, del marrone, dell'ocra.
Non mancava nessuna di "noi". E tutte, ieri sera, abbiamo regalato un pezzo di cuore. Con trasporto, con affetto, con incredibile gioia, in fondo.
Io? Cosa ho combinato? Beh...un po' di desserts da far sposare ad un meraviglioso salato allestito da quella affascinante e cosi personale e cosi unica "MagicMariaFortissima".
Si dice in città che il duo M&P abbia dato il meglio di sè, ieri.........
Tavolo del salato

Varietà di rotolini di crepes
Quiches al pomodoro e formaggio
Rettangoli salati all'acciuga
Minicroissants al salmone
Cubotti di frittata ai piselli

Tavolo dei dolci
Baci di Massimo
Chiffeletti
Piemontesi
Frollini montati alla marmellata e cioccolato
Lemon meltaways
Quadrotti di torta ricotta e pere
Sandwiches di chiboust al miele e gelatina di pesche
Rettangoli di torta Sacher di Torreblanca
Diamanti al lemon curd e con ganache di fondente al sale di Cervia
Golosotti al cioccolato e zabaione
Golosotti di yogurt e gelée di albicocche
Bavarese al mandarino con la sua gelée e crumble di mandorle
Chantilly alla panna con coulis di fragole
Cremoso al cioccolato e al caramello-caffé
Il tutto splendidamente annaffiato da una straordinaria sangria dono dell'Antico Caffè e da un pericolosissimo (!) Torbato ghiacciato che ci hanno deliziato fino a notte fonda.....
Ogni dolce ha una sua storia. E' nato da un ricordo, da un pensiero, da un'immaginazione. Andiamo per ordine?

Cake Sacher di Maurizio Santin

in , , , by I Dolci di Pinella, domenica, ottobre 29, 2023


Ancora un cake? Si, ancora uno.

 A dire il vero, Maurizio Santin aveva dato , pochi giorni prima, la ricetta di un Cake ricotta, madorle, limone...( se non lo avete già salvato nel vostro data base, correte a farlo dopo averlo visto sui canali social...) ed ero molto indecisa.

Ma poi, l'idea di un cake al cioccolato e rum ha preso il sopravvento. Quello alla ricotta è in elenco subito dopo.
L'idea dei cakes è sempre molto intrigante e negli ultimi anni si è sviluppata questa possibilità di tramutarli in quelli che i Francesi chiamano Gateaux de voyage. Cakes molto curati, dalle presentazioni insuali, molto ricercate ma, comunque, sempre strutturati e confezionati in modo da essere trasportati senza eccessive difficoltà. 

Io penso che quando si ha tra le mani una ottima base di impasto, la fantasia deve essere lasciata a briglia sciolta. Il nostro cervello, a furia di osservare, guardare, studiare una infinità di dolci, riesce davvero, nel momento della lavorazione, a tirar fuori una discreta quantità di idee. Certamente quelle che ci hanno colpito di più, che abbiamo guardato con più attenzione, il dettaglio più intrigante, la stratificazione più interessante.

A noi sembra di aver scordato ma non è cosi.
Della possibilità di preparare un dolce e con quelle stesse basi dar vita ad una miriade di dolci diversi....ne avro' occasione di scriverne molto ma molto presto! Intanto, a mò di esempio, vi lascio alcune idee in quelle che io chiamo Varianti.......
Grazie a Maurizio Santin per il cake!


Cake Sacher





 

Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Guanaja al 70%
Cacao in polvere 

Potete trovare il cioccolato al seguente link:

https://www.valrhona-collection.it/it

E se volete, potete utilizzare un codice sconto"PINELLACOLLECTION20"

Per il cake


100 g di zucchero semolato
200 g di uova intere (senza guscio)
60 g di zucchero invertito oppure miele d'acacia
60 g di polvere di mandorle
96 g di farina 00 debole
20 g di cacao in polvere
6 g di lievito chimico
96 g di panna al 35% di grassi
60 g di burro liquido oppure chiarificato
38 g di cioccolato fondente al 70%
60 g di albicocche candite*

Peso totale: 796 g 


Procedimento

Come vedrete, il procedimento di lavorazione si basa sul metodo cutter classico, cioè si inseriscono tutti gli ingredienti nel cutter e le lame provvedono a realizzare una buona emulsione dei grassi presenti concorrendo ad ottenere una struttura vellutata. Il cake puo' essere versato subito in stampo e cotto. Oppure, l'impasto può essere conservato in frigo per una notte. In tal modo, la quantità di zuccheri presenti può sciogliersi nella massa, le proteine creano una struttura più viscosa e in grado di intrappolare le sospensioni presenti in maniera più efficace. I grassi possono cristallizzarsi in modo adeguato. 

Dobbiamo pero' stare attenti alle temperature: le uova rigorosamente a temperatura ambiente, il burro ( se chiarificato) sciolto a 60°C.  Anche se la lavorazione è eseguita in cutter, io preferisco comunque setacciare benissimo il cacao con la farina ed il lievito. E infine, il cioccolato fondente, prima tritato e poi  aggiunto al burro sciolto e caldo. Mescolatelo bene.  La quantità di albicocche candite* è del 7.5%. Ho deciso di aumentarla a 120 g ( 15%) . 

Possiamo iniziare!

Intanto, scegliete lo stampo che vi pare il più adatto. Come vedete, ho scritto il peso totale degli ingredienti in modo che voi possiate ridurlo ( ma non lo consiglio) oppure aumentarlo in base alle vostre esigenze. Io ho usato questa grammatura perché mi permette di utilizzare circa 450 g di impasto in uno stampo da cake che mi piace molto  mentre  il resto sarà versato in uno stampo in silicone che ho comprato e usato pochissimo.


Inserite nel cutter tutti gli ingredienti tranne le albicocche. Se usate il Bimby, cercate di portarlo ad una  velocità pari a 5-5.5 progressivamente. Non continuate a lungo la lavorazione: controllate la struttura dell'impasto. Quando lo vedrete vellutato, bloccatevi. 
Trasferite l'impasto in una ciotola e conservatolo in frigo per un minimo di 6 ore. Io ho deciso di lasciarlo a riposo per tutta la notte.
Tagliate a cubetti le albicocche candite. Cercate di sgranare i cubetti e infarinateli. Dopo il periodo di riposo, unite alla massa le albicocche, mescolate bene.
Imburrate e infarinate lo stampo. Accendete il forno e portatelo a 160°C.
Versate l'impasto fino a 3/4 di altezza. Infornate fino a cottura. Con il mio forno circa 40 minuti.

Nel frattempo, preparate la bagna .

Bagna al rum

152 g d'acqua
50 g di zucchero semolato
17  g di destrosio
50 g di zucchero invertito oppure miele d'acacia
48 g  di rum *

Peso totale: 317 g

* La quantità del rum da aggiungere dipende dal tipo di rum che avete. Vi consiglio di aggiungerne una quantità minima, assaggiare e poi modificare.

Unite tutti gli ingredienti, tranne il rum, in una casseruola. Portate al bollore e spegnete. Fate intiepidire e poi unite il rum. 


QB di confettura di albicocche

Preparazione

Una volta cotto, lasciate il cake dentro lo stampo per circa 10 minuti. Poi, estraetelo per capovolgimento e mettetelo di lato sopra una gratella. Versate lo sciroppo in uno spruzzino riservato alle bagne e spruzzate su tutti i lati. Ripetete l'operazione per 3-5 volte. Versate la confettura in una ciotola e scaldatela al forno a  microonde. Passatela al setaccio e spennellatela sui lati del cake e sulla base superiore. Decorate il cake con qualche listarella di albicocca candita e pochi frammenti di carta oro alimentare.. 

Varianti

Questo cake si presta ad alcune varianti.

1) potete preparare una glassa rocher ( ne trovate alcune qui sul blog) con granella di mandorle tostate e versarla su tutto il cake

2) potete preparare una ganache al cioccolato da dressare sulla superficie superiore , far raffreddare e poi glassare con una glassa pinguino

3) potete tagliare il cake in 3  fette da 1 cm , molto regolari , in senso longitudinale e dressare al di sopra la ganache al cioccolato. Stringere bene le fette , avvolgere il cake in pellicola e far compattare. Poi glassare con una glassa pinguino o rocher. Il resto del cake potrà certamente essere congelato e tenuto in serbo per un'altra occasione.



Quando sono salita fino a Milano per fare il corso con Maurizio Santin sapevo già che dai quei desserts avrei potuto  estrarre molti altri modi di presentarli. 

Perché a questo servono i corsi con i Maestri. A imparare certo. A farti rendere conto che ne hai da studiare....quanto ne hai da studiare....ma specialmente a farti credere, ancora di più se ce ne fosse bisogno...che da quei dolci la tua fantasia può partire per dei viaggi incantati in paesi sconosciuti e misteriosi.

La Val-cher fatta al corso mi è enormemente piaciuta. Un mix intrigante di sapori e assortimenti nuovi. Ma...alcune amiche hanno, ahimè, la disgrazia di essere astemie...si poverine....ma pazienza! e io...io come posso non cercare di dare un colpo al cerchio e uno alla botte?
E mai parole furono più pertinenti...

E' nata cosi l'idea di ridurre la gradazione del Braulio. Di "nasconderlo" con una gelatina che apportasse l'aroma e il sapore ma non fosse cosi incisivo...Insomma, sono stata generosa, io avrei lasciato il magnifico Braulio cosi com'era.
Ma, si sa,  le amiche vanno coccolate...e bisogna essere altruiste, no?

Questo dolce è buono. Una intrigante mousse lavorata quasi come una ganache in cui il buon cioccolato gioca un ruolo determinante.

Non fatevela mancare in questi giorni...e se non trovate il Braulio, non demordete.
Usate un Barolo chinato che va a giuste nozze con il cioccolato oppure un vino rosso non tannico, magari lasciato in infusione con cannella, chiodi di garofano, scorza d'agrumi, cardamomo e anice stellato, pepe di Jamaica oppure macis...

Insomma, chi mai ha potuto inventarsi che in estate il cioccolato non si mangia?

Val-cher...con i miei occhi
( da una ricetta di Maurizio Santin)



Per 18 cubi da 3 cm  di lato

Per il biscotto Sacher

135 g di tuorli
135 g di albumi
115 g di cioccolato fondente al 55%
75 g di burro morbido in pomata
50 g di zucchero semolato
35 g di farina di mandorle
35 g di farina 00
30 g di zucchero al velo
2 g di lievito per dolci

Far fondere il cioccolato a bagno-maria oppure al MO stando attenti a non superare la T di 45°C. Montare gli albumi a neve unendo lo zucchero semolato un po' alla volta fino ad ottenere una meringa morbida. Ammorbidire il burro e montarlo a crema unendo lo zucchero al velo. Aggiungere il cioccolato fuso e dopo i tuorli: dapprima solo 1/3 poi pian piano la parte restante. Unire una cucchiaiata di meringa al composto di crema in modo da rendere l'impasto ancora più fluido, quindi versare tutto sulla meringa restante lavorando dal basso verso l'alto.Setacciare la farina con il lievito e unirla al composto. Completare, infine, con la farina di mandorle. Rivestire con carta da forno una teglia per biscotti ( 30x40cm) e versarvi l'impasto in uno strato uniforme di circa 1 cm. Infornare a 170°C per circa 15 minuti finché il biscotto diventa elastico e solido al tatto. La restante montata è sufficiente a fare un tortino da 18 cm di diametro.
Farlo raffreddare. Coprire il biscotto con pellicola fino all'utilizzo in modo da fargli conservare l'umidità.
Al momento, con un coppapasta quadrato da 3.5 cm ritagliare dei quadrati che serviranno da base alla monoporzione. I fondi andranno bagnati con uno sciroppo di Braulio e velati con confettura di mirtilli.

Per la bagna al Braulio riserva a 10°

96 ml di Braulio riserva a 25°
104 ml d'acqua

Mescolare e tenere da parte per bagnare il biscotto al cioccolato

Confettura di mirtilli q.b.

Velare i fondi bagnati di bagna al Braulio e tenere da parte.



Per la ganache spumosa

290 g di panna liquida fresca
310 g di cioccolato fondente al 65%
210 g di panna semimontata
4 g di gelatina in fogli da 2 g oppure in granuli


Nota: Con una % di cioccolato come questa si puo' omettere la presenza della gelatina. Dovendo conservare in frigo a +4°C il dessert ho preferito essere certa della sua tenuta....


Versare la panna liquida in un pentolino.  Far idratare la gelatina con 5 volte il suo peso in acqua cioè, in questo caso, con 20 g. Quindi, versarla nella panna calda.
Far fondere il cioccolato fondente. Versare 1/3 della panna calda al centro, mescolare in senso orario cercando di raccogliere anche il cioccolato della periferia. La crema acquisterà una certa consistenza ma con l'aggiunta della panna restante unita in altre due volte diventerà setosa e morbida. Una volta raggiunta la T di 40°C, aggiungere una cucchiaiata di panna semimontata, fluidificare la crema e poi unire la parte restante lavorando con una spatola dal basso verso l'alto.

Versare la mousse negli stampini fino a circa 1/2 dal bordo e riporre in frigo a solidificare.

Per la gelatina di Braulio

75 g di zucchero
75 g d'acqua
7 g di gelatina
200 g di Braulio a 10°C

Far sciogliere lo zucchero nell'acqua fino a circa 50-60°C. Aggiungere la gelatina idratata e sciogliere perfettamente. Completare con il Braulio. Versare con delicatezza uno strato di gelatina sulla superficie della mousse di cioccolato ormai fredda fino a raggiungere il bordo dello stampo. Far freddare perfettamente in frigo.
A questo punto, sistemare sulla superficie un quadrato di biscotto al cioccolato preparato in precedenza e far raffreddare in freezer.




Presentazione


Strisciare il piatto di servizio con una pennellata di confettura di mirtilli. Al centro, sistemare un cordoncino di Braulio a 10°C addensato con una punta di xantana. Decorare con mirtilli in confettura e fiori eduli. Estrarre i cubotti dallo stampo e presentarli al naturale oppure velarli con un soffio di burro di cacao e cioccolato in modo da far assumere un aspetto vellutato.


E.......nessuno vieta di provare anche ad usare altri stampi....Ah! gli stampi...impossibile resistere!



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