Un dolce nato per caso.
Ad onor del vero, il file con la ricetta di Christophe Michalak  l'avevo copiato e tenuto da parte da tempo. E sono certa che, prima o poi, l'avrei certamente sperimentato.

Ma, poi, succede che un amico mi dice " Ma hai provato a frullare la gelatina morbida del libro di antonio Bachour?"

Cribbio.
L'ho fatta cosi tante volte quella gelatina che ho perso il conto. Ma..frullarla...e c'è pure scritto benissimo nel libro...no. Non l'ho mai fatto.

Ci provo. E me ne innamoro. Sarà che stravedo per arancia e passion fruit....stravedo per Pierre Hermé anche a prescindere da questa associazione di sapori che ormai è un suo must...ma devo dire che la brillantezza, la soavità della gelatina mi ha letteralmente agganciato a questo Sushi en trompe l'oeil come scrive Christophe Michalak.

E mi è piaciuto servire il dolce come fosse domenica. Spezzare il filo della settimana uscendo fuori dalla consueta logica. Anche se, certamente domani mi dovro' inventare ancora qualcosa. Altrimenti, che domenica mai sarebbe.

E oggi, con questo autunno ormai appena fuori l'uscio di casa, mi è sembrato di buon augurio pensare alla Primavera....




Sushi en trompe l'oeil(grazie a Christophe Michalak e  ad Antonio Bachour))




Per la gelatina di frutto della passione e arancia

100 g di succo d'arancia ben filtrato
100 g di succo di frutto della passione
20 g di sciroppo di glucosio
2 g di pectina NH
1 cucchiaino di zucchero semolato


Mescolare i due tipi di succo di frutta. Aggiungere lo sciroppo di glucosio e scaldare sul fornello a fiamma media. Versare la pectina nello zucchero e versarla a pioggia sul liquido caldo mescolando velocemente con una piccola frusta. Portare al bollore e continuare a mescolare per 2 minuti. Versare la gelatina sul fondo di piccoli stampi in silicone e far rapprendere in frigo.



Per la Mousse al cioccolato bianco, arancia e vaniglia

115 g di latte intero
scorza di un'arancia biologica
1/2 bacca di vaniglia
33 g di tuorli
22 g di zucchero semolato
6 g di gelatina granulare oppure in fogli da 2 g
30 g d'acqua
55 g di cioccolato bianco ( Opalys Valrhona)
250 g di panna fresca al 35% di grassi


Versare il latte in una scodella. Aggiungere la scorza dell'arancia e la bacca della vaniglia privata della polpa interna che sarà aggiunta ai tuorli. Lasciare in infusione per 60' , poi filtrare e riportare al volume iniziale di 115 g. Mescolare i tuorli profumati con la vaniglia allo zucchero; mescolare. Aggiungere il latte e far cuocere  in micro-onde fino a 82°C. Controllare ogni tanto la cottura servendosi del termometro. A parte, versare il cioccolato in una ciotola e scioglierlo delicatamente. Idratare la gelatina con l'acqua indicata e poi scaldarla brevemente, sempre al micro-onde. Unire la gelatina ben sciolta alla crema inglese. Versare sul cioccolato e realizzare una buona emulsione. Quando la T sarà scesa a circa 40°C, unire la panna che sarà stata in precedenza semi-montata . Mescolare con cura. Versare all'interno degli stampi. Far raffreddare completamente in frigo e quindi congelare.

Crumble allo zucchero vergeoise

100 g di burro morbido
100 g di zucchero vergeoise
100 g di farina di mandorle
100 g di farina debole
1/2 bacca di vaniglia

Mescolare con lo scudo tutti gli ingredienti. Far raffreddare per almeno 60 minuti in frigo e poi stendere ad uno spessore di 1/2 cm. Coppare in dischi. Far freddare ancora in frigo e quindi infornare a 160°C per circa 10 minuti. 




Gelatina morbida all'agar agar

100 g di succo d'arancia ben filtrato
100 g di succo di frutto della passione
45-50 g di zucchero semolato
2 g di agar agar


Unire i due tipi di succo di frutta e scaldarli a 30°C.  Versarne 100 g in una casseruolina. Scaldare brevemente e unire a pioggia l'agar agar mescolato con lo zucchero. Portare al bollore e continuare la cottura per 2 minuti. Versare il liquido caldo in quello tiepido tenuto da parte. Mescolare e coprire a contatto con pellicola. Quindi, mixare con un vortex oppure con il Bimby.


Presentazione

Deporre un disco di streusel al centro del piatto tenuto fermo da uno spuntoncino di gelatina. Ripetere sopra il disco e appoggiare il dolce congelato. Decorare con gelatina morbida, frammenti di meringa, dadetti di arancia candita, streusel in frammenti e qualche piccolo fiore edule.

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Tarte aux pommes di Jacques Génin

in , , by I Dolci di Pinella, lunedì, ottobre 20, 2014

Il silenzio del freezer che contiene tutti i miei dolci...le basi...le sfere....le purée di frutta....il torrone...e tanto altro ancora, mi pietrifica.
Sono tornata a casa molto stanca ....come posso esserlo di venerdi pomeriggio...e l'idea di avere questo problema non mi ha entusiasmato.
Ma....ho idea che lui... il freezer.... sia stanco.
 Anche gli oggetti, a volte, sentono la stanchezza.

" Lasciami riposare un paio di giorni in solitudine-sembra sussurrare flebilmente-sono anni che mi apri in continuazione, mi riempi, stipi le cose, cambi posto alle cose. Togli dolci e ne aggiungi di nuovi. Non faccio in tempo ad abituarmi al nuovo venuto che tu all'improvviso lo togli e lo sostituisci. Tempo fa mi ero cosi invaghito di quel cremoso al mango..ricordi?...Bene. L'hai lasciato li per pochi giorni ma già sapevo tutto di lui...e tu l'hai preso all'improvviso..senza neppure il tempo di un addio. Lo so che sono fortunato, non lo nego. Ho idea che i miei amici non abbiano quest'ordine nei loro cassetti. Nè questo candore sulla portina. 
Nè questi profumi. Non hanno cosi tanta vaniglia Bourbon e Tahitiens conservata in perfette confezioni sottovuoto.  Nè tantomeno possono deliziarsi di nuovi colori e nuove forme. Ma....ora...ora... fammi respirare pochi giorni. In solitudine. Ti prometto che ritornerò entusiasta come prima...
Dopotutto non succede cosi anche a te? Non posso vederti ma quando non vieni da me per due giorni di seguito è perché stai da qualche parte a studiare i tuoi dolci nuovi. A leggere e ammirare ciò che fanno gli altri. Respiri, insomma. In solitudine anche te. 
Ecco. Fai respirare anche me....solo un po'."

Va bene. Concesso. Capisco. Non ho neppure scelta, d'altronde. 
Ma non lasciarmi sola per troppo tempo...Non posso stare senza di te....

Ti dedico questa Tarte. Che non ha richiesto il tuo aiuto..per una volta. Mi è piaciuta tanto, tantissimo. Ma...non poter aprire la tua portina e infilarci una crema....Ho sentito come una sottile e lunga mancanza.... 




Tarte aux pommes( da una ricetta di Jacques Génin)







Sono necessari:

un disco di pasta sfoglia di 16 cm di diametro
due mele renette medie
crema di mandorle
un caramello biondo



Per la crema di mandorle

20 g di burro
20 g di zucchero al velo
20 g di farina di mandorle
15 g di uova intere
un cucchiaino di rum
10 g di crema pasticciera


Questa è la quantità base di crema indicata nella ricetta per una piccola tarte da 11 cm . Per una torta da 16 cm raddoppiare le dosi. 

Ammorbidire il burro con un cucchiaio di legno. Montare con la frusta a media velocità aggiungendo progressivamente lo zucchero al velo. Quindi, proseguire con la farina di mandorle. Mescolare l'uovo con una forchetta e versarlo a filo sull'impasto montato. Profumare con il rum e completare la lavorazione aggiungendo la crema pasticciera. 

Per il caramello

75 g di zucchero semolato
20 g di sciroppo di glucosio
15 g d'acqua

Versare l'acqua in un pentolino. Aggiungere lo zucchero semolato e far scaldare sul fornello. appena lo zucchero è sciolto aggiungere lo sciroppo di glucosio. Far scaldare fino allo stadio di caramello biondo.




Preparazione della tarte

Stendere la pasta sfoglia ad un'altezza di circa 5 mm. Coppare un disco di 16 cm e sforacchiarlo con una forchetta. Inserire la crema in una sac à poche con  bocchetta tonda liscia e disegnare una spirale fermandosi a 2 cm dal bordo. Tagliare le mele con la buccia  a fette di 2-3 mm di spessore con una mandolina (devono essere trasparenti) e deporle sul disco sovrapponendole fino ad un'altezza di 4.5 cm.
Infornare a 200 °C per 30 minuti.
Subito dopo la cottura spennellare con il caramello.



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Si, lo so. E' venerdi. 
Venerdi sera. 
Un tempo facevo sempre un dolce, il venerdi sera. 
Poi...le cose cambiano. anche quelle che non vorresti cambiassero mai e lasci che quel giorno altre cose entrino nella tua vita.

Stavolta....no..stavolta ho proprio voglia di tornare indietro nel tempo e prendermi tutto il tempo necessario per imbastire con la dovuta calma il dolce che ci farà compagnia, oggi , domenica.

A dirla tutta, questo dolce si presta. Le basi possono nascere con serenità e conservate senza che se ne abbiano a male. Ogni pezzo di questo dessert, un classico Fantastik di Christophe Michalak che io ho solo vestito in maniera diversa...prendendo spunti da altri Fantastik... dicevo..ogni base e' buonissima di suo. E quando succede cosi, il risultato finale non puo' che essere quello di un dolce buono.

Buono come deve esserlo il dolce della domenica...come deve esserlo sempre, a dire il vero...ma la domenica, la domenica ha un che di speciale in più.

Non è vero?





Fantastik Pistacchio, Amarene, Vaniglia( liberamente costruito da Michalak Masterclass)





Dosi e ingredienti per un Fantastik di 18 cm di diametro




Pate à Linzer  vanille
35 g di zucchero al velo20 g di fecola di patate100 g di farina 00 debole1/2 bacca di vanigliaun pizzico di fior di sale100 g di burro
Setacciare lo zucchero al velo. Quindi,  la fecola con la farina. Versare il burro morbido nella ciotola della planetaria e lavorare brevemente con lo scudo. Unire lo zucchero, la vaniglia e il sale. Mescolare e completare con le polveri. Stendere la pasta in uno strato alto 2 cm e far raffreddare in frigorifero per circa 4-6 ore. Quindi, stendere la frolla in uno strato di 1/2 cm, forarla con i rebbi di una forchetta e coppare un disco di 18 cm servendosi di una fascia circolare di 18 cm per 4 di altezza. Non togliere la fascia ma far riposare tutto insieme in frigo per 30 minuti.Quindi, infornare a 160°C per 8-10 minuti.



Biscuit Trocadéro Pistache

55 g di zucchero al velo
25 g di farina di pistacchi
8 g di fecola di patate
30 g di farina di mandorle
80 g di albumi ( 40+40)
20 g di zucchero semolato
5 g di tuorlo d'uovo
15 g di pasta pistacchio
40 g di burro


Passare al setaccio lo zucchero al velo, la farina di pistacchi e la fecola di patate. Aggiungere la farina di mandorle e versare al centro 40 g di albume d'uovo. Mescolare rapidamente con una frusta. Intanto, montare a neve ferma i restanti 40 g di albume unendo a cucchiai lo zucchero semolato. Sciogliere il burro e controllare che la T non superi i 45°C. Quindi, unire all'impasto la meringa, il tuorlo, la pasta pistacchio e infine il burro fuso. Mescolare con attenzione. Versare tutto sul disco di pate à linzer semi-cotto in precedenza e infornare a 170°C per 15 minuti.

Chantilly Ivoire Pistache


75 g di cioccolato Opalys Valrhona
20 g di pasta pistacchio
un pizzico di fior di sale
250 g di panna liquida al 35% di grassi


Fondere il cioccolato fino alla T di 45°C. Far prendere il bollore alla panna e unire il fior di sale. Stemperare la pasta pistacchio con un po' di panna calda e unire il tutto al cioccolato. Completare con la panna restante. Versare la crema in un cilindro alto e stretto e passare al minipimer. Coprire con pellicola a contatto e conservare per l'intera notte.
L'indomani, montare la crema fino a farle assumere una consistenza morbida.


Confit di amarene

100 g di purea di amarene
10 g di sciroppo di glucosio
1 g di pectina NH


Versare la purea di amarene in una piccola casseruola. Unire lo sciroppo di glucosio e scaldare. Quindi, versare a pioggia la pectina e mescolare vigorosamente mentre la purea raggiunge il bollore. Togliere la casseruolina dal fornello.Coprire con pellicola a contatto e far raffreddare.



Pistacchi caramellati

50 g d'acqua
50 g di zucchero semolato
50 g di pistacchi
un pizzico di fior di sale
10 g di burro


Versare l'acqua in un pentolino e unire lo zucchero.Far bollire fino a quando si formano delle bolle fitte. Unire i pistacchi e il pizzico di sale. Mescolare molto bene. Versare i pistacchi su un silpat e velare la superficie con il burro. Infornare alla T di 160 °C per 10 minuti. Far raffreddare.
Quindi, spolverizzare i pistacchi con dello zucchero Bucaneve.

Disco di cioccolato

Sciogliere 100 g di cioccolato bianco a 45°C. Far raffreddare fino a 32°C e unire 1  g di Mycryo Callebaut. Portare la temperatura a 29-30°C. Durante queste fasi, prendere un foglio di acetato in rilievo e velarlo con poco colorante verde liposolubile sciolto in poco burro di cacao fuso. Servirsi di una spugnetta pulitaper stendere il colore. Far raffreddare e colare il cioccolato bianco servendosi di una spatola a gomito. Far raffreddare e quando il cioccolato comincia a cremare, poggiare la fascia da 18 cm in modo da coppare un disco. Far freddare molto bene. Prendere il disco e poggiarlo su un foglio di carta da forno. Scaldare dei beccucci di diverso diametro e forare in modo irregolare il disco.


Preparazione

Una volta che il biscotto Trocadéro si è freddato, estrarre il dolce dalla fascia e poggiarlo sul piatto da portata. Velare la superficie con del liquore alle ciliegie e poco confit di amarene. Inserire la Chantilly in una sac à poche con beccuccio liscio e deporre lungo tutto il bordo delle sfere di crema. Completare disegnando una spirale all'interno. Negli spazi vuoti lasciati dalla spiralina di Chantilly, deporre il confit di amarene servendosi di una sac à poche e beccuccio piccolo tondo liscio. Deporre alcune amarene sciroppate, pochi pistacchi caramellati e una spolverata di granella di pistacchi.. Infine, poggiare il disco di cioccolato. Decorare a piacere secondo il proprio gusto.


Ogni Fantastik che si rispetti, ha il suo omologo Kosmik....perchè tanto rimane sempre qualcosina...un biscotto..due cucchiai di chantilly....un pistacchio caramellato...

Kosmik Pistacchio, Amarene, Vaniglia





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Choux Pomme Tatin

in , , , , by I Dolci di Pinella, domenica, ottobre 05, 2014

Si sente che arriva l'autunno.

A dire il vero, è arrivato da giorni ma è stato cosi silenzioso che non me ne sono neppure accorta. C'era stata qualche avvisaglia ma avevo cosi tante cose per la testa che non ci ho proprio badato. Poi, ieri sera, ho sentito il desiderio di coprirmi le braccia e il petto e le spalle ed è cosi che ho capito che si sta delineando davanti agli occhi un nuovo anno.

Per un attimo mi sono chiesta anche che tipo di anno sarebbe stato. Ma è stato solo un attimo. La mia testa, da cosi tanto tempo, è del tutto incapace di pensare al di là delle 24 ore successive. Dopo questo tempo, si stende una sorta di landa vuota e sconfinata. 

Mi basta sapere che oggi c'è un tiepido sole. 
E che è piacevole stare affacciata al balcone anche se non passa nessuno e non c'è nulla da vedere.
Mi è sempre piaciuto stare con i gomiti distesi sul parapetto e osservare la gente passare.
Visi che non avrei visto più. Persone di cui immaginare la vita e la storia. Facce sorridenti oppure tristi. Gesti da catturare. 

Ma oggi, stamattina, è diverso. 
Spero solo che questo sole cosi chiaro e cosi tiepido mi possa riscaldare la testa. E gli occhi. E le mani. 

Che di calore, veramente, non se ne ha mai abbastanza....





Choux Pomme Tatin( da una ricetta di  Christophe Michalak-Marie Meunier- Yann Menguy)





Per il craquelin

70 g di burro
85 g di zucchero cassonade
85 g di farina 00

Mescolare i componenti con l'aiuto di una planetaria munita di scudo.  Stendere il composto ad un'altezza di 2 mm. Avvolgere in carta forno e congelare.


Per la pate à choux

60 g d'acqua
60 g di latte intero
3 g di sale
3 g di zucchero semolato
55 g di burro
70 g di farina 00
120 g di uova intere


Estrarre il burro dal frigo e tagliarlo a cubetti.

Setacciare la farina per 2 volte. Mescolare le uova con una forchetta. Versare il latte, l'acqua, il sale, lo zucchero e il burro in una casseruola e portare all'ebollizione. Togliere la casseruola dal fuoco e versare la farina in un solo colpo. Riportare sul fornello e far asciugare per un paio di minuti.
Mettere l'impasto nella ciotola della planetaria dotata di scudo e far perdere un po' di calore. Pian piano aggiungere le uova la cui quantità indicata è solamente indicativa. Appena il nastro di pasta si presenta denso e pesante, inserire il composto in una sac à poche munita di beccuccio liscio e formare delle sfere di 3 cm di diametro. Appoggiare su ogni bigné un disco di craquelin di 3 cm di diametro. Congelare. 
Accendere il forno alla T di 230°C. Spegnere e infornare i bignè lasciandoli cuocere a forno spento per circa 12-15 minuti oppure finché cominciano a svilupparsi. Quindi, accendere di nuovo il forno a 160°C e lasciarli cuocere per circa 15-20 minuti aprendo leggermente il portello del forno negli ultimi minuti per far uscire l'eccesso di umidità.




Per la composta di mele al caramello

460 g di mele golden
40 g di zucchero semolato
30 g di succo di mele
2 g di fior di sale
un pizzico di cannella

Sbucciare le mele e tagliarle a cubetti. Realizzare un caramello a secco con lo zucchero semolato e unire il succo di mela ben caldo.  Aggiungere il sale, le mele far cuocere fino a quando si presenteranno molto morbide. Profumare con la cannella. Dopo la cottura, passare la composta all'azione di un mixer ad immersione e far raffreddare.



Per la Chantilly Opalys e Vaniglia

250 g di panna liquida al 35% di grassi
85 g di cioccolato bianco Opalys
una bacca di vaniglia


Il giorno prima, sciogliere il cioccolato bianco al micro-onde. Far prendere il bollore alla panna, unire l'interno della bacca di vaniglia. Realizzare un'emulsione con il cioccolato e passare la crema al minipimer. Coprire con pellicola a contatto e conservare in frigo per una notte. L'indomani, montare la Chantilly. 

Per la decorazione di zucchero

30 g di burro
30 g di zucchero
colorante verde in polvere

Ungere una teglia con il burro in modo uniforme. Cospargere di zucchero semolato mettendolo ad un'estremità e poi inclinando la teglia. Velare con pochissimo colorante verde. Infornare a 190°C finchè si forma una lastrina di zucchero sciolto e quasi caramellato. 



Preparazione


Inserire la composta di mele mediante una sac à poche con beccuccio liscio. Disporre i bignè con la base verso l'alto. Con la Chantilly fare una bella sfera al centro del bignè. Spolverizzare con la scorza grattugiata di un limone verde. Adagiare un bastoncino di mela verde. Decorare con un pezzetto di tuile al caramello e un frammento di carta argentata.


E se avanza un nulla di ogni cosa?



Presto fatto. Facciamo un Kosmik...cosi li chiama Christophe Michalak....e siamo certi che qualcuno ne sarà felicissimo...


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